Uno dei simboli più diffusi della tradizione siciliana, sono le Pigne in Ceramica siciliana di Caltagirone. Essa ha radici antichissime.
La Pigna racchiude una moltitudine di significati bellissimi come: salute, ricchezza, fortuna.
Ha avuto larga diffusione in Sicilia, ma anche in altre parti del sud Italia (basti pensare al Pumo pugliese), sempre legate alla simbologia dell’albero che le genera. La pigna, quindi, è legata all’eternità e all’immortalità. L’abete infatti è un sempreverde, ossia un tipo di conifera che non perde le foglie e non ingiallisce nel corso dell’anno.
I semi preziosi che ne scaturiscono simboleggiano forza e fecondità. Quest’ultima è legata alla sua particolare forma ovoidale e per la sua ricchezza di semi. Infatti la Pigna veniva regalata alle coppie novelle proprio per augurargli tanta prosperità.
Nei tempi antichi, abbondanza e fertilità era un augurio ricorrente. La pigna era quindi simbolo delle divinità della terra, dei monti, degli alberi che permettevano la vita.
Come simbolo di fertilità e rinascita è stata anche presa in prestito dalla filosofia, per la nascita stessa della ragione e la fertilità della mente e delle idee. Tra i primi filosofi a adottare la Pigna fu Cartesio, che associò la sua forma ovoidale alla ghiandola pineale del cervello umano, considerata la dimora dell’anima. Oggi, sappiamo che tale ghiandola influisce sulle attività delle ovaie e da qui l’associazione alla fertilità.

In India è pratica usuale il Kundalini Yoga. Esercizio che prevede il risveglio del “terzo occhio” attivando i cosiddetti “sette chakra” dal basso fino alla fronte così da poter sviluppare intuizioni e aiutare l’attività creativa di ognuno. Tale esercizio è collegato al ciclo vitale della pigna: essa, nella fase della maturazione, si apre per rilasciare i suoi semi, simboleggiando l’espansione della coscienza che aiuta al risveglio della ghiandola pineale e quindi al terzo occhio.
La realizzazione delle Pigne siciliane di Caltagirone avviene attraverso diverse fasi. La prima fase prevede la realizzazione della calotta che l’artigiano modella con l’ausilio del tornio. Successivamente vengono applicate una ad una le brattee (le foglie che compongono la pigna). Conclusa questa operazione, la pigna, nella sua forma finale, viene fatta essiccare all’aria e successivamente cotta in forno. Dopo cottura, si procede alla smaltatura, alla decorazione e nuovamente dentro il forno per “cucinare” smalti e decori. Ed ecco che nascono questi gioielli d’arte siciliana pronte per diffondere i loro messaggi.
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